Le origini della filosofia

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Alla ricerca del principio (Talete, Anassimandro)

I naturalisti (Talete, Anassimandro, Anassimene, Eraclito, Pitagorici)

Frammenti – Il divenire (Eraclito)

Sulla natura – Il conflitto cosmico (Eraclito)

Frammenti – La via della verità (Parmenide)

Frammenti – Il rapporto dei pluralisti con l’eleatismo (Empedocle, Anassagora e Democrito)

Esercitazione

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45 commenti su “Le origini della filosofia

  1. Es B
    Che cosa pensi della rigida ripartizione da parte di Eraclito delle categorie degli “svegli” e dei “dormienti”?

    Eraclito faceva questa differenza tra svegli e dormienti io penso che ancora oggi esiste questa classificazione tra le persone, solo che con il tempo è mutata la concezione di svegli e dormienti. Per me gli svegli di oggi sono i dormienti di un tempo, tra l altro io penso che oggi sono poche le persone che pensano con la propria testa e tante quelle che sostengono opinioni che gli sono state involontariamente indottrinate dalla società.

  2. Giovanni Vollaro il said:

    Le affinitá tra questi sta nel significato.Infatti sia Eraclito sia Lao-Tzu dicono che le persone che hanno la voglia,e la “possibilitá”, di apprendere,e che quindi sono “sveglie”,riescono a vivere in un mondo dove è il pensiero razionale in cima a tutto,ed è comune a tutti.
    Invece chi non ha la necessitá di capire e di spiegare le cose che vede intorno a se,e quindi “giacciono nel sonno”,vivranno sempre in un mondo tutto loro,sopraffatto dall’irrazionalitá.

  3. Giorgia Bruno il said:

    Sia per Eraclito sia per Lao-Tzu si evince dal frammento e dall’aforisma il disprezzo per le persone che seguono il senso comune, definite da Eraclito dormienti, e l’esortazione per chi vuole cogliere la vera natura del mondo, definita da Lao-Tzu via, attraverso il logos andando oltre l’apparenza.

    • Simone Severino il said:

      Ciò che accomuna Eraclito e Lao-Tzu in questo frammento e aforisma è il senso di rifiuto verso le persone ignoranti che seguono il mondo comune e l’apprezzamento verso chi vuole andare oltre l’apparenza del mondo.

    • proflombardi il said:

      L’ultima parte della tua riflessione non “fila” bene. Rileggila e fai le opportune modifiche (alla punteggiatura?) per essere più chiara. Comunque Ben fatto. Brava.

  4. Angelo il said:

    Risposta alla domanda b:
    Secondo la mia opinione, i due filosofi hanno scritto questi brani per far riflettere sulla differenza dei punti di vista di ciascuno e di come ognuno affronta le situazioni in modo diverso…
    E questo rimanda al concetto dei svegli e dei dormienti di Eraclito

  5. Vincenzo Grimaldi il said:

    Nei due brevi testi si nota una somiglianza nel concetto di saggio. Questo perché il saggio, sia in Eraclito, come in Lao-tzu, egli non deve chiudersi nelle sue convinzioni (essere un dormiente, o un saggio di bassa levatura), ma deve accettare la giusta via con umiltà e dedizione.

  6. Camilla Buono il said:

    Leggendo i due aforismi, mi sono resa conto della differenza tra i due ” mondi” descritti da Eraclito e Lao-tzu.
    Nella prima parte di entrambi, viene descritto un “mondo” superficiale nel quale gli esseri si ostinano a non utilizzare il proprio intelletto ma copiando gli altri e rendono cosi tutto monotono e uguale.
    Nella seconda parte viene descritto invece, un “mondo” interessante e creativo,poichè non segue la monotonia ma bensì le proprie scelte dando vita così a un mondo originale.
    -Camilla Buono

  7. Alessia Luongo il said:

    Nei due testi di Eraclito e Lau sono presenti temi molto somiglianti. Entrambi mettono in evidenza la differenza tra ciò che appare e ciò che é , tra coloro che si fermano alla superficie delle cose e coloro che ne colgono il profondo significato .
    Ambedue le filosofie ci inducono a ricercare i significati della realtà e della nostra esistenza ponendo l’accento sulla superficialità dell’essere umano il quale spesso non comprende le leggi autentiche del mondo circostante.

  8. Federica De maio il said:

    Sia Eraclito che Lao-tzu hanno in grande considerazione gli “svegli” ovvero coloro che seguono la ragione
    andando oltre l’apparenza dei sensi per cogliere la vera natura del mondo.
    I “dormienti” per Eraclito e i ” dotti di mezza levatura o di infimo ordine” per Lao-tzu , invece seguendo il senso
    comune delle cose, vivono prigionieri delle chiacchere incapaci di giungere alla vera conoscenza.
    Anche io condivido ciò che pensano Eraclito e Lao perché solo colui che guarda “da sveglio” la realtà cioè con occhi carichi di meraviglia, interesse e curiosità può comprendere la vera natura del mondo.

  9. Doriana il said:

    Dal mio punto di vista sono molto d’accordo con il pensiero di questi due poeti. Per quanto riguarda la classificazione tra “svegli” e “dormienti” ciò è riscontrabile in modo chiaro nella vita di tutti i giorni, poiché sono presenti tipi di persone che con la ragione e la saggezza scavano nel profondo e riescono a differenzirsi da coloro che non hanno una propria personalità e si nascono dietro alle parole di altri.

    • proflombardi il said:

      Ben fatto, ma non sono poeti, bensì filosofi. Quel “nascono” immagino sia “nascondono”. Giusto? Brava comunque.

  10. Raffaela Pastore il said:

    Nel suo testo Eraclito ripropone la divisione tra “desti”, ovvero le persone che seguono la ragione, e “dormienti”, che in un certo qual modo restano chiusi nei loro pensieri, senza preoccuparsi di espanderne i confini. Anche Lao-tzu nel suo testo parla di persone dotte pronte a seguire le orme di qualcuno che probabilmente ha una conoscenza maggiore della loro, al contrario dei falsi dotti.
    Credo che l’affinità tra questi due personaggi si trovi proprio nel fatto che entrambi cerchino di spiegare come una persona che segue la ragione (i “desti” di Eraclito e i “dotti” di Lao-Tzu) sia pronta ad accrescere la propria conoscenza, mentre le persone che ignorano la ragione restano chiusi nel loro “mondo particolare”.

  11. Salvatore Di Bernardo il said:

    Leggendo i due aforismi di Eraclito e Lao Tzu possiamo riscontare delle affinitá. Entrambi, infatti fanno una distinzione fra gli uomini. Per Eraclito essi si dividono in svegli (i desti) e dormienti (coloro i quali vivono nel sonno, in un mondo proprio e particolare) , per Lao Tzu la suddivisione sembra essere quasi la medesima (dotti di prim’ ordine e dotti di infimo ordine) ma é come se ci fosse anche una “classe intermedia”(dotti di mezza levatura) la quale non sempre segue la ragione ma a volte si lascia spingere dall’esperienza sensibile. Dunque, sintetizzando, Eraclito ci fornisce le visioni del mondo delle due tipologie di uomini (mondo unico e mondo “particolare”), mentre Lao Tzu, pure attuando una suddivisione, ci fornisce i modi di comportamento di ciascuno di essi dinanzi alla stessa situazione (punto di vista etico-morale)

  12. Aldo Rodriguez il said:

    Le affinità tra Eraclito e Lao-tzu riguardano il significato, infatti entrambi ci parlano dell’esistenza di due tipi di persone,gli “svegli” ed i “dormienti”. I primi sono coloro che hanno un proprio pensiero e vivono in un mondo razionale,mentre i secondi che non hanno un proprio pensiero, ma seguono la massa,vivono in un mondo dove il pensiero è irrazionale,ovvero non è dotato di ragione.

  13. Alessia Preziuso il said:

    Per Eraclito la vera essenza è il divenire ma non caotico anzi con un suo disegno logico. Cogliere questo disegno logico del divenire significa essere “svegli” e quindi capire che la realtà che ci appare diversa e frammentata,fatta di realtà in opposizione,è una sola,unica. Noi siamo sempre identici ma cambiamo,cresciamo cioè ci trasformiamo. La condizione di stabilità in equilibrio è appunto quella che sperimentiamo anche solo crescendo,ci muoviamo ma siamo in equilibrio non statico bensì un equilibri dinamico.

  14. Federica Fioretti il said:

    Analizzando l’aforisma di Lao-Tsu e il frammento di Eraclito incontriamo in entrambi un punto in comune: la distinzione tra “svegli” (coloro che son desti, che utilizzano la ragione) e “dormienti” (coloro che si rinchiudono nel proprio mondo e che non sono aperti ad un confronto).
    Ma per Lao-Tsu la distinzione non è così netta. Vi è infatti una fascia intermedia di uomini, i dotti di mezza levatura, che consapevoli del fatto che l’utilizzo della ragione accresce la conoscenza, tentano di utilizzarla ma ogni tanto falliscono.
    Notiamo infine che il fine di entrambi è quello di “lodare” gli svegli e criticare i dormienti.

  15. Alessandro Legorano il said:

    Leggendo i due testi è molto evidente che per Eraclito e per Lao-Tzu le persone si dividono in due gruppi:
    “gli svegli” ovvero coloro che utilizzano la ragione e “i dormienti” ovvero coloro che seguono il senso comune. Entrambi hanno un pensiero aristocratico ed entrambi disprezzano “i dotti d’infimo ordine” come li chiama Lao-Tzu e a mio parere è giusto. Dotto non è chi sa molte cose, ma indaga a fondo nella propria anima. Se ci si pensa questo si può riscontrare anche nella vita quotidiana, dove la maggioranza delle persone coglie solo la superficialità delle cose, mentre una piccola parte di esse riesce ad arrivare in profondità, proprio come i famosi tuffatori di Delo.

  16. Francesca il said:

    Leggendo i due testi si può capire che Eraclito e Lao Tzu hanno pensieri simili.
    Eraclito suddivide gli uomini in due categorie: gli “svegli” cioè coloro che usano la ragione e i “dormienti” che seguono il senso comune cioè la massa.
    Anche Lao Tzu fa una certa distinzione . Per lui esistono tre tipi di persone : i dotti di prim’ordine che seguono la ragione, i dotti di mezza levatura e i dotti di infimo ordine che sentendo parlare della ragione “se ne fanno una risata”.
    Io sono d’accordo sia con Eraclito che con Lao e credo che solo chi non usa la ragione rimarrà per sempre chiuso nel ” suo piccolo mondo”.

  17. Nunzia il said:

    Ciò che accomuna i filosofi Eraclito e Lao-Tzu è che entrambi disprezzano i “dormienti” ovvero coloro che seguono il pensiero comune mentre approvano gli “svegli” coloro che usano la ragione e che vogliono cogliere la vera natura del mondo.

  18. Anna il said:

    Nei frammenti di Eraclito sono presenti temi somiglianti all’opera di Lao-tzu. Entrambi i testi fanno riferimento alla figura dei ”svegli” e dei ”dormienti”., ovvero di coloro che seguono la ragione e quelli che invece seguono il senso comune. Personalmente Condivido a pieno il pensiero di Eraclito e di Lao-tzu poichè le persone sveglie sono quelle che andando oltre le apparenze sanno cogliere realmente la realà delle cose.

  19. Nunzia il said:

    Ciò che accomuna i filosofi Eraclito e Lao-Tzu è che entrambi disprezzano i “dormienti” ovvero coloro che seguono il pensiero comune e approvano gli “svegli” coloro che usano la ragione e vogliono cogliere la vera natura del mondo.

  20. Marco Turturiello il said:

    A mio parere, l’unico modo per arrivare ad avere una vita senza rimpianti e felice è quello di riuscire a far coesistere stabilità e movimento. Questo perché secondo me sono due cose che non possono mancare nella nostra vita, essendo l’essenza della vita stessa.

  21. Sofia Imprudente il said:

    Leggendo questi aforismi possiamo notare che entrambi i filosofi fanno distinzione tra due categorie di uomini: gli “svegli” ovvero coloro che seguono la ragione, e i “dormienti” cioè coloro che si rinchiudono in un mondo proprio e seguono il senso comune.
    Lao-Tzu aggiunge anche un’altra categoria, ovvero i “dotti di mezza levatura” che sono le persone che cercano di seguire la ragione ma non sempre ci riescono.

  22. Tessitore Antonio il said:

    Ragionando sull’equilibrio possiamo arrivare alla conclusione errata che l’equilibrio si trova su un corpo statico. E’ vero! Ma è anche vero che nell’equilibrio c’è il movimento. Un esempio è la trottola, essa trova equilibrio quando raggiunge un tot. dii giri, ma quando questi giri diminuiscono essa diventa più instabile fino a cadere. Dalle parole di Eraclito possiamo agevolmente riscontrare che il mondo è in equilibrio e quindi tutte le parti che lo compongono sono in armonia tra loro proprio nel perfetto movimento e nelle interazioni tra le stesse.
    Per quanto riguarda invece le capacità intellettive dell’uomo i due filosofi mettono in confronto due tipi di persone: gli svegli che attraverso lo studio vanno oltre il significato delle cose, vogliono cercare un significato più profondo mentre i dormienti sono coloro che vivono in un mondo tutto loro, sono coloro che non hanno il giusto bagaglio culturale per dare il giusto significato alle cose. Scusi il ritardo!

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